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DI BUONI COSTUMI

SPETTACOLO SULLA VIOLENZA DEL PREGIUDIZIO

PROGETTO DI :

FILIPPO ARCELLONI

STELLA PIAZZA

Latina, 1° maggio 1978. E` in corso un processo per violenza sessuale che la RAI manderà in onda l’anno successivo, è il primo programma televisivo nazionale girato nelle aule di un tribunale. Il documentario è stato realizzato da quattro donne, le immagini e le parole documentate sono talmente forti da provocare scalpore, la giustizia si rivela violenta quanto gli stupratori e finalmente le persone si rendono conto di cosa significhi essere vittima di uno stupro.

Il docu-film Processo per stupro viene mandato in onda la prima volta in seconda serata nell’aprile del ‘79 ed è seguito da 3 milioni di spettatori; in seguito a numerose richieste di replica, viene riproposto a ottobre in prima serata e seguito da 9 milioni di spettatori.

Partecipa a festival nazionali e internazionali, ottenendo vari riconoscimenti della critica ed è insignito del Prix Italia come miglior documentario dell’anno.

Il MOMA (Museum of Modern Art) di New York, ne conserva una copia negli archivi.

 

A poco più di quarant’anni dalla sua realizzazione, Processo per stupro appare come un documento unico sia per quanto riguarda la storia del femminismo, che la storia della televisione e infine anche per la storia dell’intera società italiana, testimonia infatti la mentalità secondo la quale la vittima è, a sua volta, moralmente colpevole.

 

Dopo oltre 40 anni dal processo e dalla messa in onda del docufilm, il Teatro Trieste 34 e Piacenza Kultur Dom in collaborazione con Stella Piazza di Stella Management, che da anni si occupa di progetti legati alla tutela della donna, ha deciso di realizzare uno spettacolo teatrale, Di Buoni Costumi, dal forte impegno civile, partendo da “Processo per stupro” con l’idea di raccontare, non tanto i fatti del processo, ma lo sguardo e il pregiudizio mentale nei confronti della vittima, con cui si è svolto.

La produzione dello spettacolo prevede un periodo di lavoro che inizierà Lunedì 22 febbraio per terminare in data Sabato 29 maggio. Alla preparazione e messa in scena potranno partecipare, pagando la quota di iscrizione di € 155,00, tutte le persone interessate al progetto, partendo da un numero minimo di 10 iscritti.

 

Nei mesi di febbraio e marzo il lavoro di creazione verrà fatto con la didattica a distanza, mentre nel mese di aprile, in linea con la prevenzione al Covid 19, si potranno fare incontri in presenza.

Oltre agli incontri a cadenza settimanale sono previsti uno stage intensivo nel mese di aprile e una settimana di lavoro intensivo nella settimana precedente allo spettacolo.

 

Il progetto è finanziato in parte dal Comune di Piacenza, Assessorato alla Cultura tramite il bando “Piacenza riparte dalla Cultura”.

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